di e con Erri De Luca

e con Gerolamo Alchieri, Alessio Caruso, Aurora De Luca, Nicola D’Eramo

ideazione e progetto Michele Francesco Afferrante

testi Erri De Luca

regia Riccardo Cavallo

produzione Ente Teatro Cronaca

anno di produzione 2009

“Parlare è pecorrere un filo”
“Considero valore tutte le ferite”
Erri De Luca

FILI è uno dei viaggi possibili nel mondo dello scrittore e poeta Erri De Luca
FILI è un percorso ramificato in una scrittura dalla eco profonda, dove l’intreccio  parole evocative, necessarie e l’attenzione ai dettagli dell’esistenza danno forma ad un intenso, intimo senso della vita.
FILI è la messa a fuoco di una particolare, irriducibile visione del mondo.

Il lavoro teatrale FILI vede lo scrittore Erri De Luca sempre presente in scena in una duplice veste: come osservatore (da uno scrittoio riprodotto in un angolo sul palcoscenico) della sua opera che viene recitata da alcuni attori (per esempio il racconto breve Una specie di trincea) e come attore che dà voce e interpreta alcune pagine di scrittori che hanno profondamente segnato il suo modo di sentire, di pensare, di essere (Céline di Viaggio al termine della notte).
Una scenografia essenziale, con la presenza di un grande schermo sul quale verranno proiettate immagini-mondo, farà da sfondo ad uno spettacolo che alternerà momenti di puro teatro (rielaborazione dell’opera letteraria di De Luca portata in scena dagli attori) a momenti dove l’autore, occupando da solo il centro del palcoscenico, con la sua capacità di straordinario scavo intellettuale, leggerà e commenterà testi di altri scrittori.
In particolare l’insieme di monologhi, poesie, dialoghi staccati dagli scritti di Erri De Luca – da Non ora, non qui (1989) a L’ospite incallito (2008) – andranno a formare un inedito testo che offrirà allo spettatore un nuovo sguardo sull’intera opera dell’autore e sui grandi temi da lui affrontati: la memoria, la guerra, la bellezza, la solidarietà umana, la dignità della persona, la nostalgia, la speranza, la morte, il valore della vita.

Fotografie