Le follie del Monsignore

riscritto da Paolo Memoli e Peppe Barra
regia di Filippo Crivelli
con Peppe Barra, Patrizio Trampetti, Giacinto Palmarini, Lello Abate, Gino Monteleone
musiche di Patrizio Trampetti e Ciro Cascino
con Gabriele Barra (chitarra), Gennaro Venditto (mandolino) e Ciro Cascino (tastiere)
scene Aldo De Lorenzo
costumi Annalisa Giacci
produzione Ente Teatro Cronaca

anno di produzione 2004

Nelle leggende metropolitane di Napoli il personaggio di Monsignor Perrelli, vissuto nel 1700 è una delle “maschere” più ricordate.
 Le sue smemoratezze, i suoi peccati, di gola, le sue manie, le sue follie sono diventate con il passare degli anni oggetto di culto e occasioni di spettacolo. 
Più di dieci anni fa Peppe Barra e Lamberto Lambertini pensarono di ripropore la leggenda di Monsignor, inventando di sana pianta un personaggio nuovo da mettere accanto a Perrelli: un’idea banale ma che nessuno aveva avuto prima. Chi vive in simbiosi con un Monsignor, seguendolo fedelmente fino alla morte? Ma che domande! E’ la sua governante, la serva devota che Alessandro Manzoni nei “Promessi Sposi” immortalò nella serva di don Abbondio cioè in Perpetua, nome che diventò per antonomasia la fedele serva di tutti i Monsignore. Accanto a Monsignore crearono quindi Menica, la perpetua pettegola, tenera, affettuosa, vigile, brontolona, golosa come il suo padrone, plebea, nella sua sana saggezza.
 Ecco che nacque nel 1991 una coppia di maschere indimenticabili per il teatro napoletano: Perrelli (Trampetti) e Menica (Barra).
 A distanza di molti anni Monsignore e Menica ritornano in un nuovo adattamento fatto da Peppe Barra e Paolo Memoli.
 Lo spettacolo di oggi si arricchisce di nuovi personaggi, di nuove musiche sempre di Patrizio Trampetti con un allestimento nuovo nelle invenzioni scenografiche di Aldo De Lorenzo, con i costumi di Annalisa Giacci e nella regia di Filippo Crivelli.