Dalla vita alle scene di Raffaele Viviani

laboratori di formazione coordinati da Claudio Di Palma

20 novembre – 17 dicembre 2017 | Castellammare di Stabia

Nella prosecuzione del progetto Cantieri Viviani diretto da Giulio Baffi, promosso dalla Fondazione Campania dei Festival, la compagnia Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro avvia un nuovo percorso produttivo organizzando un progetto drammaturgico ispirato all’autobiografia “Dalla vita alle scene” coordinato da Claudio Di Palma e composto da due laboratori di formazione di 10 incontri ciascuno, uno dedicato al teatro condotto da Pino Carbone e l’altro dedicato alla musica condotto da Massimiliano Sacchi.

Laboratorio di teatro con Pino Carbone

Il laboratorio, a partecipazione gratuita, si terrà al Teatro Karol di Castellammare di Stabia (NA) nei seguenti giorni:

  • lunedì 20 novembre ore 15.00 – 19.00
  • venerdì 24 novembre ore 15-00 – 19.00
  • lunedì 27 novembre ore 15.00 – 19.00
  • venerdì 1 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • lunedì 4 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • venerdì 8 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • lunedì 11 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • venerdì 15 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • sabato 16 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • domenica 17 dicembre ore 15.00 – 19.00

Il lavoro si concentrerà sulla drammaturgia di Raffaele Viviani e su quelle energie esplosive e sottili che attraversano il mondo di emarginati cui dava verbo e gesto. Parole ed azioni, quelle di Viviani, da rifornire, oggi, alle nuove generazioni in cerca di ispirazioni e soluzioni sceniche originali e sorprendenti.

Il laboratorio è aperto a un massimo di 15 attori, di ambo i sessi, selezionati mediante curriculum e lettera motivazionale.

La domanda di candidatura dovrà pervenire all’indirizzo e-mail laboratori@enteteatrocronaca.it (con oggetto LABORATORIO TEATRO) entro e non oltre le ore 24.00 del giorno mercoledì 15 novembre 2017 e dovrà comprendere:
– curriculum vitae completo di dati anagrafici, recapiti telefonici e indirizzo e-mail;
– una fotografia in bassa risoluzione;
– una breve lettera motivazionale.

Laboratorio di musica con Massimiliano Sacchi e Marzouk Mejri

Il laboratorio, a partecipazione gratuita, si terrà a Castellammare di Stabia, in luogo da definirsi, nei seguenti giorni:

  • lunedì 20 novembre ore 15.00 – 19.00
  • venerdì 24 novembre ore 15-00 – 19.00
  • lunedì 27 novembre ore 15.00 – 19.00
  • venerdì 1 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • lunedì 4 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • venerdì 8 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • lunedì 11 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • venerdì 15 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • sabato 16 dicembre ore 15.00 – 19.00
  • domenica 17 dicembre ore 15.00 – 19.00

Il lavoro si concentrerà sul rapporto tra suoni di scena e suoni di strada nella drammaturgia di Raffaele Viviani. Una ricerca sui possibili richiami tra culture musicali lontane. Una sperimentazione condotta con giovani musicisti in grado di ispirare possibili consonanze e provocatorie dissonanze tra le composizioni vivianee e le musicalità contemporanee.

Il laboratorio è aperto a un massimo di 10 musicisti, di ambo i sessi, selezionati mediante curriculum, lettera motivazionale e giudizio su videoregistrazione.

La domanda di candidatura dovrà pervenire all’indirizzo e-mail laboratori@enteteatrocronaca.it (con oggetto LABORATORIO MUSICA) entro e non oltre le ore 24.00 del giorno mercoledì 15 novembre 2017 e dovrà comprendere:
– curriculum vitae completo di dati anagrafici, recapiti telefonici e indirizzo e mail;
– una fotografia in bassa risoluzione;
– la videoregistrazione di un’esecuzione di un brano musicale a scelta;
– una breve lettera motivazionale.

Selezione dei partecipanti

La compagnia Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, verificata la completezza della domanda, provvederà, in accordo con i curatori, alla selezione dei partecipanti, dando comunicazione via email entro le ore 16.00 del 17 novembre 2017 esclusivamente a coloro che saranno selezionati per la partecipazione al laboratorio.

Le spese di viaggio sostenute in occasione del laboratorio sono a carico dei singoli partecipanti e non sono in alcun caso rimborsabili.

Il calendario degli incontri potrebbe subire variazioni.


Note di Claudio Di Palma sui laboratori

Laboratorio di Teatro
Raffaele Viviani nelle sue opere riuscì sempre a far convergere in un multiforme concertato drammaturgico la temperie umorale e la congerie fonetica di una città. La sua scrittura si presentava come una complessa seppur naturale orchestrazione polifonica in cui pescatori, zingari, circensi, si facevano carne ideale dei suoni raccontandone il luogo d’origine: la strada. La sua lingua diventava così il veicolo,ad un tempo immaginario e realistico, per sintetizzare teatralmente la vita. La vita di Napoli e dei suoi emarginati, dei suoi sconfitti; la vita degli ultimi che frequentavano la strada come una zona franca e di speranza e come luogo di sottili perversioni disperate. Per questa ragione innanzitutto, occupandosi della sua drammaturgia, diventa impossibile prescindere dai caratteri espressivi che la strada manifesta e produce. La strada di Viviani, oggi, diurna o notturna che sia, sarebbe popolata di voci, parlesie, dialettalità, lingue assai più articolate e meticce di un tempo. Se il giovane Viviani si ritirasse a casa, di sera, nel suo Vico finale avrebbe modo di sentire appiccicati ai sensi suoni meno decifrabili ed echi più lontani ed indistinti. Esplorare, dunque, oggi la possibile lingua di Viviani, indagarne matrici e rappresentabilità teatrale, determina necessariamente il confronto con un vissuto quotidiano irregolare e discontinuo, fatto di integrazioni, fratture e sovrapposizioni sociali e razziali neppure immaginabili all’inizio del novecento.

Laboratorio di Musica
Il laboratorio musicale si ispira a quell’istinto percettivo che consentiva a Viviani di assorbire i suoni della strada e a tradurli per il teatro. Nuove sonorità evidentemente attraversano oggi le strade di Napoli non più sedotte dagli ambulanti locali, ma permeate di nuovi richiami musicali provenienti anche da terre lontane. Se l’orchestrina di Ferdinando de La musica dei ciechi, infatti, era pienamente identificativa del racconto in musica che le strade di Napoli realizzavano nel primo novecento, oggi, a raccontare la strada, sono musicisti provenienti spesso dalle terre dell’est o dal nordafrica. Questo patrimonio di speciali risonanze avrebbe certamente provocato e suggestionato la formidabile ricezione acustica di Viviani. Il laboratorio, così, fondendo le esperienze dei musicisti napoletani con quelle dei nuovi suonatori precari, e proponendo ai giovani un lavoro creativo in questa direzione, permette di ripensare al Viviani compositore in considerazione di nuovi strumenti e delle conseguenti diverse sonorità dell’attuale musica di strada.