Alice nel giardino delle meraviglie

da Lewis Carroll
con Renato De Simone, Irene Grasso, Fabio Rossi e un attore in via di definizione
costumi Annamaria Morelli
elementi scenici Mauro Rea, Mariateresa D’Alessio
testo e regia Claudio Di Palma
produzione Ente Teatro Cronaca

Spettacolo itinerante nei giardini dell’Orto Botanico della Reggia di Portici.
Per bambini dai 5 anni in su.

dal 15 aprile al 30 maggio 2024
Orto Botanico della Reggia di Portici

Le scuole interessate possono contattare:
Il Teatro del Sole di Francesca Calabrese
tel. 3342373833
email: ilteatrodelsole@gmail.com

La prima edizione dello spettacolo ha debuttato nel 2010 all’Orto Botanico di Portici.
Primo cast: Elena Cepollaro, Andrea de Goyzueta, Adriana Follieri, Claudio Benegas
Poi: Andrea de Goyzueta, Adriano Falivene, Irene Grasso, Fabio Rossi

La nuova edizione dello spettacolo ha debuttato il 20 maggio 2023.

Le surreali avventure di Alice, i suoi incontri immaginari, i suoi slanci fantastici, gli anomali compagni di viaggio che si alternano al suo fianco, trovano alloggio ideale nello scenario naturale del Real Orto Botanico di Portici.

Lo spettacolo

Le surreali avventure di Alice, i suoi incontri immaginari, i suoi slanci fantastici, gli anomali compagni di viaggio che si alternano al suo fianco, trovano alloggio ideale nello scenario naturale del Real Orto Botanico di Portici. Questo il giardino delle meraviglie, realtà parallela e nascosta al quotidiano. I fiori, le piante dai nomi spesso impossibili che preziosamente costellano i viali, le aiuole, gli spiazzi del orto borbonico, diventano nascondigli o alvei natii per abitatrici ed abitatori singolari: gatti invisibili, bruchi orientaleggianti, conigli frettolosi, regine decapitatrici, timidi re. Alice, lungo il viaggio, continuamente si trasforma alla ricerca di una identità sfuggente, il suo corpo asseconda le sue visioni e le visioni sono miraggi adolescenziali da incubo e da sogno. Le parole che dice e che ascolta sono spesso incomprensibili e inconcludenti; come nell’incubo e nel sogno, hanno più suono che senso, sono confuse come appunto confuse sono spesso quelle dell’adolescenza. Difficile reperire una morale in questo al di là del senso, occorre lasciarsi rapire dalle immagini e dai suoni perchè è dai suoni che può uscire forse un senso.

Claudio Di Palma

foto di scena Anna Abet