Caipirinha, Caipirinha!
di Sara Sole Notarbartolo
con Andrea de Goyzueta, Giovanni Granatina, Fabio Rossi
disegno luci Paco Summonte
costumi Gina Oliva
regia e drammaturgia Sara Sole Notarbartolo
produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
in collaborazione con Taverna Est Teatro
Poetica e ironica invenzione della poliedrica drammaturga e regista napoletana Sara Sole Notarbartolo.
Tre grandi amici si ritrovano nell’amato bar a ridere, a bere e a cercare di nascondersi di essere innamorati della stessa donna.
Lo spettacolo
Siamo nel bar di Bob, a Roccapaduli, un non meglio precisato paesino del sud Italia. In questo bar abbiamo tre grandi amici: Bob, il barman, ricco, colto, elegante, irresistibile. Ama Wilma e Wilma ama lui. Walter, l’empatico. Progressista, poetico, dolcissimo, ha un lavoro precario e nient’altro. Ama Wilma e Wilma ama lui. Vincenzo, l’uomo per bene. Ha un lavoro a tempo indeterminato, una bella casa, è cattolico, reazionario ma buono, soffre di attacchi di collera violenta. Ama Wilma e l’ha sposata. E Wilma ama lui..
Note di regia
Temo malinconicamente che la scrittura nasca sempre da una forma di malattia. Da un nocciolo doloroso. Il mio nocciolo doloroso, la mia punta di impazzimento degli ultimi anni riguarda le conseguenze del non detto. Come tanti grandi depressi vivo l’esilarante maledizione di riuscire a esprimere le cose che fanno male solo in modo molto molto divertente. E così, aiutata e anche guidata dalle estenuanti improvvisazioni dei tre attori che sono sulla scena ho messo davanti ai miei, e ai vostri, occhi, una cosa indicibile, teneramente indicibile, assolutamente indicibile: il tradimento per amore di qualcuno che si ama.
La chiave non è nel fatto che Wilma sia una donna libera o una zoccola, né se Bob e Walter e Vincenzo siano realmente amici, né se i loro tentativi di dirsi la verità siano sinceri, né se la verità sia meglio saperla o lasciarla occultata. La chiave, semplicemente, non c’è. C’è solo la porta. E la porta è quella di un bar.
Sara Sole Notarbartolo