Sesto potere

Nascita di una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta

scritto e diretto da Davide Sacco
con Francesco Montanari, Cristiano Caccamo, Nina Torresi, Matteo Cecchi
con la partecipazione in video di Lorenzo Gioielli
e con la voce di Antonio Zavatteri

scene Luigi Sacco
costumi Valeria Pacini
musiche Davide Cavuti
disegno luci Luigi Della Monica
progettazione video Igor Renzetti
grafiche e animazioni video Elio Di Paolo e Francesco Rufini

aiuto regia Danilo Capezzani
assistente alla regia Elisa Gabrielli
direttori di produzione Marica Castiello e Luigi Cosimelli
ufficio stampa Carla Fabi & Roberta Savona

produzione
Ente Teatro Cronaca
LVF – Teatro Manini di Narni
Teatro Comunale di Sulmona “Maria Caniglia”

Narni (Terni)
10/11 dicembre 2023, Teatro Manini

Altopascio (Lucca)
12 dicembre 2023, Cinema Teatro Puccini

Empoli
13 dicembre 2023, Cinema Teatro Excelsior

Santa Croce sull’Arno (Pisa)
14 dicembre 2023, Teatro Comunale Verdi

Rapolano Terme (Siena)
15 dicembre 2023, Teatro del Popolo

Polistena (Reggio Calabria)
22 dicembre 2023, Auditorium Comune di Polistena

Montegiorgio (Fermo)
8 gennaio 2024, Teatro Domenico Alaleona

Roma
10/21 gennaio 2024, Teatro Ambra Jovinelli | biglietti

Napoli
25/28  gennaio 2024, Teatro Nuovo | biglietti

Campi Bisenzio (Firenze)
31 gennaio 2024, Teatrodante Carlo Monni

San Casciano di Val Pesa (Firenze)
1 febbraio 2024, Teatro comunale Niccolini

Sulmona (L’Aquila)
3 febbraio 2024, Teatro Comunale “Maria Caniglia”

Lecce
13 febbraio 2024, Teatro Paisiello

Mola di Bari
14 febbraio 2024, Teatro van Wasterhout

 

Debutto: 10 dicembre 2023, Teatro Manini, Narni (TR)

Dopo il quarto potere della stampa e il quinto potere della televisione, un sesto potere, molto più sottile, molto più infimo, scivola tra gli smartphone, nelle notifiche Facebook e nelle stories su Instagram. Un potere invisibile, come è sempre invisibile chi lo comanda ed è sempre ignoto perché lo fa. Un pericolo nelle nostre mani, un lavaggio del cervello continuo, forse, un potere da cui nessuno di noi può scappare.

Sinossi

In un capannone isolato, tre ragazzi (interpretati da Cristiano Caccamo, Nina Torresi e Matteo Cecchi) vengono pagati da un partito estremista per inventare fake news e manipolare le elezioni politiche imminenti. La notte prima del silenzio elettorale, un noto conduttore televisivo (interpretato da Francesco Montanari) intervista il vicesegretario del partito per cui lavorano i ragazzi, mettendolo in difficoltà e facendogli fare una pessima figura davanti a tutto il paese. I ragazzi stanno casualmente assistendo alla diretta televisiva e, preoccupati che questo possa compromettere il loro lavoro, decidono che non creeranno più fake news contro il partito avversario, ma che diffameranno direttamente il conduttore televisivo. Da quel momento la situazione inizia a degenerare…

Note di regia

Odio. Denaro. Vendetta. Tre capitoli che racchiudono i temi centrali di questo spettacolo. La trama è tristemente attuale. Politica, fake news, manipolazione. Ma quello su cui ho scelto di concentrarmi sono state le motivazioni che spingono una generazione a comportarsi in maniera crudele, cattiva, bastarda. Ci sono molti conflitti in scena: il più evidente è quello tra i ragazzi e il conduttore televisivo, che è anche il motore principale della vicenda, ma più andiamo avanti nella scoperta dei personaggi e più capiamo che il conflitto maggiore è interiore a ognuno di loro, tra quello che vorrebbero essere e quello che la società li costringe a diventare. Il campo di battaglia è quello della diffusione delle notizie, e anche qui lo scontro è tra un conduttore che eccelle nel suo mestiere, che è amato dal pubblico e che conosce alla perfezione lo strumento della televisione, e tre giovani che invece sanno come gestire l’umore del web, come smuovere le masse e scatenare reazioni di pancia ma terribilmente potenti. In mezzo, la verità, che viene schiacciata e perde sempre più di valore.
La scenografia è asettica, animata dai personaggi che compaiono e spariscono, come accade in televisione, ma i drammi che vengono messi in scena sono terribilmente reali, e il dialogo procede serrato senza lasciare scampo a nessuno.

Davide Sacco

foto di scena Emiliano Luciani