Tutte le notti di un giorno

di Alberto Conejero
traduzione Maria Concetta Marzullo, Marco Ottaiano
adattamento Marina Sorrenti
con Claudio Di Palma e Marina Sorrenti
costumi Annamaria Morelli
spazio scenico a cura del Biennio di scenografia per il teatro dell’Accademia di Belle Arti di Napoli
regia Manuel Di Martino

produzione Ente Teatro Cronaca

Napoli
20/21 gennaio 2024,
Teatro Nuovo | info e biglietti

 

11 giugno 2023, Campania Teatro Festival

Un uomo e una donna attraversano un tempo che è presente e passato, entrambi avvolti nei loro silenzi, nelle verità mai dette, nei misteri sepolti che logorano anima e corpo. Una storia d’amore commovente, intima come un poema, complessa come una biografia.

Lo spettacolo

È ormai fatto noto: siamo ciò che ricordiamo. Il nostro presente e il nostro futuro sono indiscutibilmente segnati da ciò che è stato, ed ecco che i ricordi, come la più bella delle antinomie, divengono al contempo il più luminoso dei rifugi e la più oscura delle prigioni. Ne hanno lucida consapevolezza i protagonisti del nostro racconto, Silvia e Samuel, rispettivamente la padrona di casa e il suo giardiniere. Entrambi “sanno quanto può pesare dentro un ricordo”, entrambi lo custodiscono come il più intimo segreto. Eppure, in una notte metafisica qualcosa si rompe e come nella più bella delle catarsi la luce invade la scena.

Tutte le notti di un giorno è la storia di un amore impossibile, o per essere più precisi, una storia sull’impossibilità di amare. Alberto Conejero ha il magico potere di percepire nel presente lo charme nostalgico della passatità, che è per noi il profumo delle cose compiute. Le sue parole si muovono ballerine su quel labile confine che separa la poesia dalla prosa. Così, come in una danza della memoria, Silvia e Samuel si prendono cura di una serra popolata da rarissime piante. I loro silenzi, i misteri sepolti, le ferite nascoste, prendono vita in un racconto che si dipana davanti agli occhi dello spettatore attraverso una narrazione non lineare. Il tempo è presente e passato. La vita si mescola con il ricordo. La realtà si mescola con l’apparizione. La serra diviene il luogo dove Silvia e Samuel si riconoscono, e insieme allo spettatore che guarda, provano pian piano a far luce tra le ombre e a riappropriarsi della propria storia. Per essere finalmente liberi.

Manuel Di Martino

L’autore

Alberto Conejero, nasce a Jaén nel 1978. Laureato in Regia teatrale e Drammaturgia presso la Real Escuela Superior de Arte Dramático, è autore di testi originali di successo tra cui La piedra oscura (Premio Ceres 2015), La extraña muerte de una cupletista contada por su perro (vincitore del IV Certamen LAM 2010), Ushuaia (Premio Ricardo López de Aranda 2013), Húngaros (Premio Nacional de Teatro Universitario 2000). È attualmente direttore del Festival de Otoño.

foto di scena Sabrina Cirillo