L’attore napoletano

oggetti e fotografie appartenuti a protagonisti del teatro raccolti da Giulio Baffi

esposti al Teatro San Ferdinando di Napoli

organizzazione Ente Teatro Cronaca

la mostra è visitabile negli orari di apertura del teatro San Ferdinando

mostra-attore-napoletano-1Ritrovare la mantellina in seta nera che Dina Galli regalò a Pupella, le scarpine minuscole di Rosalia e il suo costume per la “Bambenella” di Viviani, la ciaramella di Beniamino, l’eleganza di Dante Maggio, gli incredibili cappellini indossati da Tina Pica; meravigliarsi per la ricchezza del costume di Luisella Viviani per la sua Carmen Zucconas, o per la semplice ocarina in terracotta che Raffaele Viviani suonò in Campagna Napoletana.
Ecco palandrana e papalina indossate da Eduardo Scarpetta per ’Na Santarella, ecco il copione autografo di Aida di Antonio Petito, il costume di Eduardo De Filippo ne Il berretto a sonagli e lo smoking di scena indossato da Peppino. Ecco la bellissima maschera in cartapesta che Petrolini donò a Libero Bovio, la giacchetta indossata da Massimo Troisi nelle sue prime impertinenti performances, il costume di Totò-Pinocchio per Volumineide del 1942, e quelli di Nino Taranto per Il califfo Esposito e L’ultimo scugnizzo e la sua mitica “paglietta coi pizzi”. E ancora la presenza colorata di Luisa Conte, Dante Maggio, Tato Russo, Isa Danieli, Concetta e Peppe Barra. Costumi, oggetti, fotografie, per un universo d’attori non dimenticati.

 

Il teatro è scritto per e sul corpo dell’attore.
Questa collezione è un omaggio all’Attore Napoletano. Ed è il frutto di lunghi anni di lavoro e dell’affetto di quanti hanno voluto affidarmi o donarmi oggetti, fotografie, materiali appartenuti ad attori che sono stati e sono protagonisti del leggendario mondo del teatro di questa città, frutto felice di una passione antica, di sacrificio e fantasia, di saggezza e sapere che si tramandano di generazione in generazione. Nomi come quelli di Eduardo Scarpetta, Eduardo De Filippo, Raffaele Viviani sono forti presenze della nostra memoria e del nostro sapere, autori-attori che scrissero le loro grandi e rappresentate commedie per assecondare la loro fantasia e la loro arte, e quella dei loro compagni di lavoro. Attori del café chantant, dell’avanspettacolo e della sceneggiata frequentata da attori popolari e istintivi. Attori del teatro a noi più vicino e presente legati alla grande tradizione napoletana, o ansiosi ricercatori di nuovi linguaggi, attori del teatro d’avanguardia e di sperimentazione.
Sui palcoscenici napoletani e su quelli del mondo generazioni d’attori hanno alimentato un mito che non si cancella e non si dimentica. Tracciando una storia gloriosa come poche, hanno fatto di Napoli una città legittimamente orgogliosa di questo suo invidiabile patrimonio di memoria e di insegnamento.

mostra-attore-napoletano-2Un grande “corpo” che ha fatto del teatro napoletano un fenomeno di proporzioni assolutamente uniche, costruendo un eccezionale linguaggio di comunicazione e di emozione, fatto di gioia, dolore, ironia, disperazione, in una identificazione eroica e deformata della complessa realtà che l’alimenta. Cui ha dato voce una schiera di attori leggendari, legati ad altri meno noti ma non meno importanti, in un universo che vede l’incontro di eroi comici e tragici sul cui volto e sul cui corpo è stata scritta ogni battuta: Antonio Petito, Eduardo Scarpetta, Raffaele e Luisella Viviani, Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, Pupella, Rosalia, Beniamino e Dante Maggio, Totò, Nino Taranto, Aldo e Carlo Giuffrè, Luisa Conte, Concetta e Peppe Barra, Isa Danieli, Tato Russo…. Esercito fatto di volti e voci indimenticabili, tramandati nel tempo con impalpabile leggerezza. Con parole, gesti, segni diventati parte della nostra memoria collettiva e del nostro linguaggio. All’Attore Napoletano dobbiamo gratitudine e affetto, il ricordo della loro arte può essere presenza e cemento tra generazioni lontane, passeparotut per far comprendere meglio questa città a quanti vengono a visitarla.
Per questo ho costruito, in dieci anni di lavoro, questo spazio della memoria, testimonianza di una storia secolare ed esaltante, con oggetti gelosamente conservati, e sono grato a quelle “famiglie” ed a quei “patiti” che hanno saputo salvarne i frammenti, consentendomi dimetterli insieme in questo percorso unico nel suo genere, in un teatro, il San Ferdianando, a cui sono fortemente legato per esperienze di vita, di affetti e di lavoro. Mostrandoli a tutti quelli che hanno amato ed amano i protagonisti del nostro grande teatro.

Giulio Baffi, 27 dicembre 2008

Crediti
Collezione l’attore napoletano – una mostra di Giulio Baffi

grazie alla collaborazione di Clelio Alfinito, Peppe Barra, Aldo Bovio, Gennaro Cannavacciuolo, Anna Carloni Helsen, Vito Cesaro, Federico Clemente, Cooperativa Gli Ipocriti, Luca De Filippo, Luigi De Filippo, Maria Facciolà, Anna Fiorelli, Mico Galdieri, Giuliano Longone Viviani, Donatella Maggio, Elena Maggio, Patrizia Maggio, Nino Masiello, Antonio Miele, Anna Minichino, Giovanni Miranda, Lucio e Mariolina Mirra, Nuova Commedia, Antonio Pica, Lara Sansone, Mario Scarpetta, Maria Vittoria Scarpetta, Raffaella Paoletti, Pino Strabioli, Fondazione Nino Taranto, Corrado Taranto, Brigida Veglia, Ilda Ventura

realizzazione coordinamento e ricerche Angioletta Delli Paoli

allestimento Francesca Garofalo
con la collaborazione di Anna Minichino e Dario Salzano

filmati a cura di Mario Franco
su materiali forniti dalla Sede Regionale RAI di Napoli

si ringraziano i fotografi Cesare Accetta, Gianni Biccari, Bruno Bruni, Enzo Conte, Matteo De Filippo, Peppe Del Rossi, Fabio Donato, Luciano Ferrara, Stefano Fittipaldi, Claudio Garofalo, Mimmo Jodice, Oreste Lanzetta, Tommaso Le Pera, Pino Miraglia, Federico Riva, Antonio Ruggieri

traduzioni Ornella Vesci

foto di Marco Ghidelli

con il contributo di  Regione Campania – assessorato al Turismo, Teatro Stabile di Napoli Mercadante, Ente Provinciale per il turismo, Campania una trerra alla luce del sole